La scelta dell’orientamento di un edificio è fondamentale in fase di progetto. La corretta esposizione permette infatti di abbassare i costi di termoregolamento (in inverno ed estate), e aumenta la qualità della vivibilità. L’esposizione della casa dipende soprattutto dal luogo in cui si è ubicata. Ad esempio in Italia una casa a nord sulle Alpi ed una a sud in Sicilia potrebbero avere esposizioni opposte.
Per scegliere l’esposizione di una casa il nord è il punto cardinale di riferimento che permette al progettista di capire dove posizionare le stanze e le finestre.
Se si abita in un luogo freddo, ad esempio al nord Italia, l’esposizione della casa andrebbe rivolta in modo da accogliere il più possibile i raggi del sole e di conseguenza il calore. É opportuno che gli ambienti principali siano rivolti a sud e quelli di servizio posizionati a nord pertanto il lato maggiore dell’edificio dev’essere orientato lungo l’asse est-ovest. Se invece abbiamo un clima caldo secco come quello delle isole, la casa dovrà essere orientata seguendo le correnti del vento della zona stessa, per sfruttare al meglio la ventilazione naturale. In sostanza vanno definite le caratteristiche bio-climatiche del luogo dove sorgerà l’edificio.
“Gli edifici debbono essere disposti correttamente in funzione della regione di appartenenza. È opportuno che in Egitto si costruiscano edifici diversi che in Spagna e non nella maniera del Ponto e a Roma ancora diversamente. Perché in talune regioni la terra è arsa dal corso del sole in altre è lontana da questo. Appare evidente che gli edifici siano chiusi al Nord e aperti a sud nelle regioni fredde e accada il contrario nelle regioni calde.”
libro sesto De Architectura, attorno all’anno 15 Avanti Cristo, Marco Vitruvio Pollione